Solo a Modena poteva nascere una storia così

Poche regioni al mondo possono vantare una tale concentrazione di eccellenze gastronomiche come l’Emilia Romagna. Fra queste, l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP occupano un posto di primissimo piano non solo in Italia ma anche nel mondo.
È proprio qui, in un territorio molto circoscritto e ricco di particolarità climatiche come il Modenese, che la famiglia De Pietri affonda le sue radici.
Dal 1890 il bisnonno Celestino inizia a produrre un prezioso aceto che nel corso degli anni si fa conoscere ed apprezzare per le sue qualità. Nella sua trattoria, punto di ristoro ufficiale della mitica corsa automobilistica Mille Miglia, piloti e meccanici assaporano gusti e profumi destinati a restare impressi per sempre.
Per questo la produzione di Aceto Balsamico diventa sempre più accurata ma senza perdere mai la sua impronta famigliare.
I De Pietri decidono allora di dare vita ad una piccola Azienda che, sia per il nome che per il marchio, richiami un’altra eredità storica modenese. La Bonissima, una nobildonna del tredicesimo secolo che in quanto benefattrice della città è ritratta in un’antica statuetta posta all’angolo del Palazzo del Comune di Modena, diventa il simbolo dell’Acetaia. Quell’amore e quel rispetto per le antiche tradizioni sono gli stessi che animano ancora oggi la quarta generazione della famiglia De Pietri. E che permettono, attraverso l’attenzione alla qualità e la rigorosa selezione dei mosti delle uve di provenienza esclusiva del territorio, una produzione artigianale di eccellenza.
Nel pieno rispetto dei disciplinari previsti per l’Aceto Balsamico di Modena IGP e per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
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