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Continua lo ShoppingPer la sua produzione, Acetaia La Bonissima segue e rispetta un preciso disciplinare dettato da tempo per garantire i consumatori ed evitare qualsiasi tipo di sofisticazione. Il mosto cotto, ingrediente indispensabile per dare pregio e consistenza all’Aceto Balsamico di Modena IGP, può essere ottenuto solo da sette vitigni tipici: Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni. Acetaia La Bonissima controlla che le uve provengano solo ed esclusivamente da aziende agricole locali.
E soltanto dopo questa rigorosa procedura unisce il mosto cotto all’aceto forte di vino, che a sua volta viene ottenuto solo da uve anch’esse di esclusiva provenienza italiana.
A questo punto, entra in campo tutto il bagaglio di esperienze e di conoscenze di Acetaia La Bonissima.
I due ingredienti vengono calibrati secondo proporzioni diverse, a seconda del tipo di Aceto Balsamico di Modena IGP desiderato.
Poi si passa alla maturazione in pregiati barili in legno di rovere e castagno di proprietà dell’Acetaia, con tempi che possono arrivare per gli Invecchiati a ben oltre i tre anni. La certificazione CSQA n.21289 di Acetaia La Bonissima garantisce il rispetto di tutte le procedure produttive necessarie perché il suo aceto possa definirsi Aceto Balsamico di Modena IGP.
Ma c’è molto di più. Ogni bottiglia prodotta viene registrata su documenti che ne permettono la tracciabilità.
E la dimensione artigianale di Acetaia La Bonissima permette una cura, un’attenzione e un rispetto per il consumatore che si riconosce in ogni particolare.
Dall’originalità e dall’eleganza delle confezioni, fino alle possibilità di personalizzazione anche di piccole quantità di prodotto.
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